Adoro l'estate... Estate vuol dire tante cose tra cui la notte magica pisana di S.Ranieri...
Per chi non sapesse la storia:
Ranieri nacque l'anno 1118. I genitori, Gandulfo Scacceri e Mingarda Buzzaccherini che appartenevano entrambi a famiglie benestanti, decisero di affiancare negli studi del loro unico figlio don Enrico di San Martino in Kinzica. Ma Ranieri, particolarmente dotato per la musica (imparò a suonare la lira) e per il canto, preferiva i divertimenti e gli svaghi agli studi e agli impegni. A nulla valsero gli sforzi dei genitori di ricondurlo ad un comportamento più cristiano: il giovane pisano trascorse la sua giovinezza trascurando gli insegnamenti dei genitori e quelli di don Enrico.
Fu all'età di 19 anni che Ranieri decise di cambiare radicalmente vita. L'incontro con un eremita di nome Alberto, proveniente dalla Corsica e stabilitosi nel monastero pisano di S. Vito, lo spinse ad abbracciare con convinzione la fede cristiana e porsi così al servizio di Dio. Ricevuto da Dio l'invito a recarsi in terra Santa, Ranieri partì senza indugio.
All'età di 23 anni decise di vivere in assoluta povertà: si liberò di tutte le ricchezze e le donò ai poveri e ai bisognosi. L'unica sua preoccupazione rimase quella di imitare meglio possibile il suo maestro, Gesù Cristo. Indossata la veste del penitente consegnata a tutti i pellegrini che si recavano al monte Calvario, la pilurica, trascorse un lungo periodo presso gli eremiti in Terra Santa, dove compì numerosi miracoli.
Punì il suo corpo con lunghi digiuni, astenendosi normalmente dal cibo tutti i giorni della settimana esclusi il giovedì e la domenica, cercando di vincere l'orgoglio personale dovuto alla fama che già lo circondava presso i fedeli. La rinuncia a sé e il totale servizio a Dio gli consentirono di superare le numerose tentazioni che il maligno non gli fece mai mancare nei 13 anni di soggiorno in Terra Santa.
Tornato a Pisa nel 1154 già circondato dalla fama di santo, continuò ad operare miracoli anche nella città natale: l'ammirazione dei suoi concittadini non poteva che accompagnarlo fino all'ultimo giorno di vita. Ranieri morì dopo sette anni dal suo rientro dalla Terra Santa, venerdì 17 giugno 1161.
Agli occhi dei pisani, Ranieri fu santo già in vita. Una volta abbandonata la vita terrena, un suo discepolo, il canonico Benincasa, si incaricò di scrivere nel 1162 una Vita del santo, testo che conobbe una certa fortuna per la traduzione del carmelitano fra Giuseppe Maria Sanminiatelli del 1755 e nuovamente edita sempre a Pisa nel 1842. Laico, come numerosi santi di quel secolo, Ranieri fu ricordato dai pisani anche per l'abitudine del santo di donare a chi gli si rivolgeva pane e acqua benedetti, ragione per la quale il canonico Benincasa chiamava il santo "Ranieri dall'Acqua" (forse immaginandone il cognome, ma certamente attestando l'abitudine dei prodigi per mezzo dell'acqua da lui benedetta).
Nel 1632 l'Arcivescovo di Pisa, il Clero locale, il Magistrato pisano, coll'annuenza della sacra Congregazione dei Riti elessero Ranieri patrono principale della città e della diocesi. Il 1689 venne decisa la traslazione del suo corpo, che fu definitivamente collocato sull'altare maggiore. Durante la notte della traslazione i pisani illuminarono le loro case per rendere omaggio alla figura del loro santo più amato.
Perciò, ogni anno, per il 16 giugno, Pisa si illumina. Alle finestre della case, dei palazzi, dei monumenti, vengono messi dei lumini ke illuminano la città...
E' uno spettacolo magnifico...
Per tutta la notte, nelle strade del centro e sui lungarni pisani, oltre allo spettacolo ke la città illuminata offre, ci sono musica, banchetti da fiera, commercianti ambulanti di palloncini e collanine, ciondoli, passate e torcette a neon per far sì che anche le persone si illuminino...
Le volte che ci vado, ogni volta prendo qualcosa... o il palloncino :-D o la coroncina a neon o il ciondolo che brilla... :-D.
Ma il climax della festa è alle 23.30 quando vengono sparati i fuochi d'artificio... resi ancora più belli dal loro riflesso nelle acque del fiume Arno.
Ovviamente è un evento che attira un milione di persone e se qualcuno vuole andrci deve partire presto da casa per trovare posto macchina... o meglio ancora andarci con un mezzo con due ruote.
Così stasera io e D. saremo lì e ci si va presto perchè abbiano prenotato alle 20.00 in una pizzeria proprio sul lungarno... e ci andremo in moto (ovviamente!!!)
Non vedo l'ora che sia stasera per godermi dopo due anni che non ci vado questa magica notte pisana!!!
Che poi, altro momento bellissimo è quello dopo i fuochi in cui la città molto molto lentamente si svuota e chi vuole può godersi i lumini nel silenzio che piano piano si viene a creare...
Quindi.... non mi resta nient'altro che dire.... VENITE NUMEROSI !!!!!!!
Che bello spettacolo!!! ;-)
RispondiEliminaEh sì...per questo dico che ognuno alomeno una volta nella vita dovrebbe parteciparvi!!! *_* :D
RispondiEliminaUn evento bellissimo!
RispondiEliminail mio fidanzato è di Pisa ed un paio di volte ci sono stata anche io...uno spettacolo splendido! :D
ciao, Gaia
Mi piacerebbe venire un giorno! Non ci sono mai stata se non di passaggio :(
RispondiEliminaspero di poter vedere ciò che descrivi di perosna un giorno :) magari quel giorno ci incontriamo anche :)
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